È possibile evitare il blocco di un processo industriale? Sì se vengono opportunamente utilizzate le tecniche di isolamento galvanico e di condizionamento dei segnali. Grazie ad esse è possibile eliminare quasi tutte le forme di interferenza e i rischi di guasto, quando il segnale dal sensore viene acquisito dall’unità di controllo. Nel contesto dell’acquisizione dati per “condizionamento di segnale” si intende una tecnologia elettronica finalizzata a risolvere i problemi di implementazione di una interfaccia comune tra i sensori (o gli attuatori) e le unità di controllo, allorché i segnali di uscita dei sensori non sono omogenei per natura elettrica (corrente, tensione, resistenza ecc.), per tipologia (tensione continua, alternata, pulsante ecc.) e per livello.
Lo stadio di condizionamento del segnale comprende tutti i circuiti elettronici che trasformano i segnali di uscita dai trasduttori in un segnale elettrico di tipo omogeneo. Funzioni tipiche di questo stadio sono l’attenuazione di segnali elevati, la rettificazione e il livellamento di segnali in alternata, la trasformazione in tensione di segnali in corrente, l’eliminazione di disturbi elettromagnetici sovrapposti al segnale utile, l’isolamento galvanico dei dispositivi elettronici di elaborazione del segnale. I circuiti di condizionamento si distinguono in attivi (se fanno uso di componenti amplificatori, per la messa in scala o l’isolamento) e passivi (come ad esempio i filtri, i circuiti di attenuazione, i convertitori AC/DC, corrente/tensione ecc.).
Soluzioni SENECA
Il condizionamento dei segnali comprende operazioni di filtraggio, amplificazione, attenuazione, adattamento di impedenza, isolamento galvanico, normalizzazione di misura (in corrente, tensione, resistenza, frequenza), standardizzazione di misure da termoresistenze, termocoppie, termistori, estensimetri, attivazione di soglie, attuazione e commutazione di uscite digitali (allarmi, transistor, relè) o impulsive.
I dispositivi di condizionamento (convertitori) del segnale possono essere localizzati nei quadri elettrici, integrati in sensori, attuatori o controllori, a bordo delle schede di conversione A/D e nei sistemi multiplexing. Quelli proposti da Seneca sono dispositivi modulari e indipendenti da quadro elettrico di automazione (Serie Z, Serie K, Serie S), trasmettitori per sensori di temperatura (T120/T121) e trasduttori di grandezze elettriche (Serie T201). I vantaggi sono evidenti: installazione facilitata, soluzione economicamente vantaggiosa, ampia gamma di convertitori e applicazioni, in caso di errore o danneggiamento è necessaria la sola sostituzione del convertitore.